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A chi condivide con me “pensieri verticali” facendomi toccare l’energia vitale che ne deriva

Recensione di Paolo Pandolfi

12/28/2016

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Foto
Una poesia – La vita

Amarezza infinita…
Grande angoscia…
La serenità più profonda…
L’amore più grande e travolgente…
Gli slanci più nobili dell’anima…
Il respiro dell’anima…
… è vita!


Un libro sul cuore, sull’anima, sul nostro essere. Il cuore è il filo conduttore di questo saggio dallo stile di scrittura a tratti tipico del diario intimistico. Più si va avanti nel leggerlo più si comprende il titolo che gli è stato concesso: il valore (delle persone, dell’essere umano) (sta) nelle orme (nel segno, nel marchio) del cuore (che è oggetto a capienza definita che si adatta e si allarga al bisogno).
E qui, in questo cuore, sta il bello, qui sta la passione e l’emozione che la scrittrice esprime attraverso un linguaggio non raffinato ma ricco di sentimento, valore, forza, coraggio, illuminazione, resistenza, generosità, in fin dei conti ricco di AMORE.
Poi il giusto umorismo, il giusto senso delle cose della vita, la sana e vera ironia della vita. Il segno di una donna vera.
Piene e ricche sono alcune delle poesie che chiudono il volume e ne arricchiscono il valore.
 

ALCUNE FRASI SUGGESTIVE

  • I limiti sono il perimetro che delinea e definisce la mia area di azione,ma non delimita le mie reali possibilità e abilità.
  • Ognuno di noi è diverso, nell’aspetto fisico, nelle idee, nel modo di esprimersi, in ogni cellula e tenere costantemente in mente questa verità mi dà la tranquillità, la serenità e il vantaggio di imparare da tante persone diverse.
  • Ci sono alcune emozioni parassite, come il senso di colpa, il rimpianto, il rancore, che si avvinghiano nell’anima e non ne permettono lo slancio, intralciano i passi ritardando la realizzazione di obiettivi, mentre offuscano la visuale delle cose producendo errori di valutazione.
  • L’errore fatto non si può cancellare, ma posso aggiungere cose positive in tanti modi, tanto da neutralizzare, da alleggerire le conseguenze stese dello sbaglio, cambiando comportamento.
  • Il rancore (o il risentimento) è l’emozione più terribile e pericolosa per la salute umana. Il rancore è come un tarlo che rode in continuazione, è come il verme nella mela, è un killer che uccide piano piano e avvelena l’anima.
  • È stato illuminante il dividere la parola perdonare in “per-donare”, che significa creare spazio e possibilità per regalare gioia, affetto, entusiasmo, idee, emozioni positive ed energetiche.
  • Non è l’altra persona che si deve perdonare, sono io che cambiando ottica consapevolmente, con  convinzione, mi libero di un pensiero sbagliato e negativo lasciando il posto alla positività.
  • Io ritengo che il senso di colpa, il rimpianto ed il rancore siano per l’animo umano come il triangolo delle Bermuda, che inghiottisce, acceca, paralizza e non permette di vivere a pieno ritmo.
  • Ho scoperto con piacere che tutto passa attraverso fasi che iniziano con la “c”. … omissis … parte dalla Curiosità, passa attraverso il Chiedere, la Conoscenza, la Comprensione, arriva al Crederci, stimola la Competenza e con il Confronto, la Condivisione, la Collaborazione si crea Correlazione e Collegamento con il Contesto e infine si Concretizza, si arriva alla Conclusione che non è altro che una ulteriore mia Conquista.
  • Il gusto del lavoro lo trovo dentro di me, dando un senso a ciò che faccio, produco, sentendomi parte strategica di un sistema, come una molecola nel corpo umano.
  • L’amicizia si può dire tale quando c’è legame, cioè quando c’è risposta, comunicazione circolare.
  • Il filo conduttore dell’amicizia vera non è cancellabile, si può usurare, indebolire, o addirittura spezzare, ma non scompare, cade solo a terra. Se voglio, quando lo desidero, posso decidere di fare il nodo per permettere nuovamente il passaggio dell’energia e dell’affetto, come si fa quando si ricongiungono i fili della corrente elettrica..


Dott. Paolo Pandolfi


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