Cara Maria, ho sorseggiato il tuo libro e posso assicurarti che mi ha fatto esplodere il cuore, dandomi ancora più carica di quella che la natura mi ha consegnata alla mia nascita. È un libro pieno di metafore e di ossimeri, dove ognuno ci si può ritrovare perché gli handicap non sono solo quelli fisici a volte ce ne sono altri che sono ancora più gravi cioè quelli psichici, quelli che ti incatenano. Tu sei una motrice che può trainare il mondo intero, ma non solo, non saresti stata così bella se fosti stata diversa da quello che sei. Il tuo difetto fisico non si nota, perchè la tua briosità, la tua intraprendenza, il tuo modo di porti, annulla tutto fino a farti sembrare bellissima. Sei un grande esempio per quelli che si piangono addosso per motivi futili; e tu ci insegni che con un pizzico di volontà ed un altro di saper fare, e qui mi rifaccio al titoletto di un tuo testo dove parli della montagna. Di tutti gli elementi naturali la montagna è quella che testimonia la stabilità assoluta. Non si può dire che non si percepiscono i dolori che hai passato, ma li racconti così bene fino a farli diventare piacevoli; perché ti sei liberata della carcassa che tiene prigioniera ogni voglia di vivere, ogni iniziativa, per paura di essere giudicata tale da non farcela. E qui mi sento di somigliarti… perché come Te, sia delle cose che delle persone che incontro o che frequento, scarto a priori quello che a me sembra negativo e che in qualche modo può anche infastidirmi, ma valorizzo al massimo i lati positivi. Parli della forza della preghiera, che prima non conoscevi; vedrai che più la cerchi e ancora più forza ti verrà perché Dio è un padre misericordioso e sa perfettamente perché ci ha fatti uno diverso dall’altro. La sua misericordia è talmente grande che al momento della prova viene in nostro soccorso. Marinella Temperoni 22 ottobre 2013, Perugia
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